Alla fine del XIX° secolo a St. Croix nel Cantone di Vaud, circa 600 operai distribuiti in oltre 40 aziende producevano automi musicali e carillon. Il villaggio divenne la capitale mondiale delle scatole musicali e della musica meccanica, un attività che continua ancora oggi e che viene riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio culturale immateriale dell’umanità.
Dal 16 dicembre 2020, l”artigianato dell’orologeria meccanica e della meccanica artistica” della regione di St.Croix – L’Auberson è stato inserito nell’elenco del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’UNESCO. Questo riconoscimento elogia un centro di eccellenza nelle arti e nei mestieri che si è specializzato nella produzione di carillon, automi, uccelli canori, orologi antichi, orologi da stazione, pezzi unici e piccole serie di orologi. Una tradizione iniziata nel 1796 quando l’orologiaio ginevrino Antoine Favre-Salomon inventò un orologio da taschino musicale. Da allora è riconosciuto come l’inventore della scatola musicale e Sainte-Croix divenne la capitale mondiale della musica meccanica.

La prima fabbrica costruita a Sainte-Croix risale al 1875, era Paillard SA. Più di seicento persone lavoreranno lì per realizzare carillon. Questa stessa azienda produceva anche radio, macchine da scrivere Hermes, le famose fotocamere e proiettori Paillard-Bolex.
Grazie ai suoi numerosi artigiani, Sainte-Croix continua a coltivare ancora oggi un know-how all’avanguardia basato su rigorosi requisiti di qualità. Ognuno di loro conserva, sviluppa e trasmette conoscenze e abilità associate alla precisione tecnica e alla raffinatezza meccanica, coltivando valori come curiosità, creatività, perseveranza, pazienza, ma anche spirito di collaborazione, apertura e innovazione. L’iscrizione nel patrimonio dell’UNESCO, è certamente un riconoscimento ma anche un incentivo sulla necessità di preservare e trasmettere questi saperi.
Nel campo dell’ingegneria meccanica, gli artigiani locali parlano di un vero e proprio “Spirito di St. Croix” per denotare il loro rispetto per il lavoro svolto a regola d’arte, ma anche la loro capacità di scambiare idee, di trovare soluzioni a un problema di mettere in discussione se stessi e innovare.
Questi saperi centenari e questa eccellente esperienza nella meccanica fine sono in mostra al Museo CIMA Centre International de Mécanique d’Art di St. Croix, che presenta una collezione storica di carillon e automi, nonché un’ autentica officina meccanica cosi’ com’era all’inizio del XX secolo. Alcuni pezzi esposti sono famosi in tutto il mondo e di eccezionale complessità meccanica come : “Le Prince Eugène” di François Junod, che sa disegnare e “Le Pierrot” di Michel Bertrand, che scrive una lettera d’amore alla sua amata Colombine


I magnifici carillon che si possono ammirare nel museo funzionano da sempre secondo lo stesso principio. Un cilindro rotante, sul quale vi sono perni pungenti che sollevano e fanno vibrare lame d’acciaio che producono suoni formando una melodia. Queste lame, sintonizzate sui suoni della scala musicale, sono disposte come una tastiera, da qui la prima definizione di “musica pettine”. All’inizio, questo meccanismo originale veniva inserito in piccoli orologi, tabacchiere e gioielli. Fu solo più tardi che fu inserito da solo in scatole dalle piu’ diverse forme e dimensioni. Per tutte le info www.musees.ch
La scoperta del mondo della meccanica artistica prosegue nel vicino comune di L’Auberson dove si trova il Museo Baud che presenta una ricca collezione di primi oggetti musicali meccanici come pianoforti, carillon semplici e orchestrali automi ed altro ancora… Per tutte le info www.museebaud.ch

La manifattura Reuge, situata a Sainte-Croix, continua la tradizione della produzione di movimenti meccanici di precisione con creazioni moderne e prestigiose, molto apprezzate dai capi di stato e dalle famiglie reali di tutto il mondo.
Oltre ai carillon e agli automi il Cantone di Vaud è considerato è anche la culla dell’orologeria di precione e la “strada del tempo” che attraversa questa regione ci conduce alla scoperta di un altra tradizione: quella degli orologi e dell’orologeria svizzera.
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1 Comment
Sono stato nel 2019 una bellissima esperienza da vedere