Ripercorriamo insieme la presenza romana in questa regione della Svizzera attraverso la visita di siti archeologici meravigliosamente conservati e musei che ci raccontano storie di guerre, lotte per il potere insieme ad usi e costumi in uso ancora in uso oggi, dall’ architettura alla viticoltura, dalla gastronomia al termalismo, per citare solo alcuni esempi per i quali dobbiamo molto ai nostri antenati romani!
L’attuale Cantone di Vaud, lungo le rive del lago Lemano, era abitato sin dai tempi preistorici. Nel I° secolo a.C. l’area fu popolata dalla tribù celtica degli Elvezi che nel 58 a.C. furono sconfitti dall’esercito di Giulio Cesare ed il territorio fu annesso all’Impero Romano e assegnato alla provincia della Gallia belgica. I Romani fondarono varie città tra le quali Viviscus, l’attuale Vevey, Losanna (Lausonium o Lousonna), Aventicum (Avenches) e Noviodunum l’attuale Nyon.
Ecco quindi alcuni suggerimenti per immergervi in un passato che risale a più di 2000 anni fa e che è ancora così vicino.
IL MUSEO ROMANO DI LOSANNA-VIDY
A due passi dal lago di Ginevra, il museo racconta la storia della città romana di Lousonna attraverso una collezione permanente e un’eccentrica mostra temporanea che cambia ogni anno.
Gli innumerevoli oggetti esposti tra i quali le vestigia di una ricca residenza con un atrio, stanze affrescate e dotate dell’ingegnoso riscaldamento a pavimento ad aria calda detto ipocausto, raccontano la storia sulle rive del Lacus Lemannus venti secoli fa. Un periodo di cambiamento per i suoi abitanti, perché dovevano abituarsi a una nuova lingua (latino), alla scrittura, a nuove tecnologie (pietra, piastrelle, vetro e vetro soffiato), a nuovi alimenti (olio d’oliva, pesce di mare e datteri), il tutto nel “mercato comune” dell’Impero Romano con la sua moneta e la sua eccezionale rete di comunicazione. L’offerta del Museo si completa con una bucolica passeggiata archeologica lungo le vestigia del foro e numerosi workshop dedicati ai bambini. Scopri di più ….
IL MUSEO ROMANO di NYON
Tra Losanna e Ginevra sulle rive del lago Lemano sorge Nyon, costruita sui resti di una delle più grandi città romane della Svizzera: Noviodunum. Sull’ Esplanade des Marronniers (Piazza del Castagno) ci sono tre colonne romane che appartenevano al criptoportico dell’area sacra del foro romano costruito intorno al 50 d.C. Le colonne sono state trovate sotto la rue Delafléchère e collocate su questo meraviglioso punto panoramico nel 1958 per la celebrazione dei 2000 anni della città di Nyon.
Le vestigia di questa lunga storia sono magnificamente conservate nel Museo Romano di Nyon. Sculture, oggetti relativi alla vita quotidiana, alla cultura o alla religione fanno parte di una collezione unica e ricca. Molte anfore e altri oggetti legati alla vite e al vino attestano la lunga storia del vigneto La Côte AOC che sorge intorno alla città ed è oggi la più grande zona vinicola della Regione del Lago di Ginevra. Il Museo Romano è ospitato nelle fondamenta della Basilica del Foro, scoperta nel 1974.
Nel museo è possibile scoprire anche la storia dell’anfiteatro di Nyon scoperto nel 1996 che per dimensioni e buona conservazione, è il sesto anfiteatro romano in Svizzera dopo quelli di Avenches, Vindonissa, Augst, Martigny e Berna. Un’ iscrizione, qui ritrovata, menziona l’imperatore Traiano e porta gli esperti a credere che l’anfiteatro, nel quale potevano essere seduti parecchie migliaia di spettatori, fu costruito all’inizio del II secolo d.C. Nell’anfiteatro si svolgevano combattimenti di gladiatori, caccia (venationes), esibizioni di animali selvatici e talvolta esecuzioni di condannati a morte. Oggi, il progetto di fare di questo sito un luogo archeologico da visitare e un luogo di spettacolo è in attesa di diventare realtà ma al momento le rovine dell’anfiteatro sono chiuse al pubblico. Scopri di più . . .
I MOSAICI ROMANI DI ORBE
Proseguendo verso nord a pochi chilometri dal lago di Neuchatel nella regione di Yverdon-les-Bains troviamo la cittadina di Orbe dove, nel 170 d.C., sorgeva un’imponente villa romana di circa 230 m per 90-110 m. I pavimenti a mosaico che si trovavano in 9 delle circa 100 stanze di questa prestigiosa dimora sono oggi protetti da quattro padiglioni aperti ai visitatori da Pasqua a fine ottobre.
Scoperti a metà del XIX°, i mosaici realizzati con pietre colorate naturalmente, raffigurano divinità, forme geometriche, trompe l’œil o scene figurative della mitologia greca, come il famoso labirinto di Teseo e il Minotauro. Tra il 1986 e il 2004, il vicino sito di Boscéaz è stato oggetto di scavi da parte di studenti di archeologia dell’Università di Losanna che hanno portato alla scoperta di un mosaico, un mitreo (luogo di culto dedicato al dio Mitra) ed una stazione termale. Scopri di più …..
IL CASTRUM DI YVERDON-LES-BAINS
Nel primo secolo dopo Cristo, un enorme castrum proteggeva il porto della città romana di Eburodunum dagli attacchi degli Alemanni. Oggi nel cuore della cittadina di Yverdon-les-Bains, che si affaccia sul lago di Neuchatel, sono ancora visibili alcuni resti del castrum. Eburodunum era la principale base fluviale/lacustre a nord delle Alpi e occupava una posizione strategica sulle principali vie di comunicazione. Le ricerche suggeriscono che i romani si integrarono nella popolazione locale, adottarono molti costumi locali e svilupparono i propri. A Eburodunum fu costruita un’importante fortezza romana che copriva un’area di 2 ettari, circondata da mura difensive con 15 torri in pietra delle quali purtroppo oggi non rimane alcuna traccia.
Il Museo d’Yverdon et Regione è uno dei più antichi musei del cantone di Vaud ed è ospitato nel castello. Presenta la storia della città e delle regione in un arco di tempo di quasi 8.000 anni. I manufatti significativi dell’archeologia regionale sono esposti nelle sue numerose sale e forniscono una linea temporale visiva dei periodi neolitico, celtico, gallo-romano e borgognone. Le due navi gallo-romane particolarmente ben conservate, i dipinti bernesi del XVII e XVIII secolo e il globo celeste del XVIII secolo sono i pezzi più notevoli della collezione. Il museo è anche il centro di informazioni delle antichissime dimore costruite su palafitte, iscritte al patrimonio mondiale dell’UNESCO.
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ALLA SCOPERTA DI AVENTICUM
Capitale dell’Elvezia romana, Aventicum, l’attuale città di Avenches, era un’importante città costruita sulla via principale tra Roma e Augusta Raurica (Augst) varcando le Alpi attraverso il colle del Gran San Bernardo. A quei tempi Aventicum era circondata da mura di oltre 5,5 km con 4 porte e 73 torri ed aveva una popolazione di circa 20.000 abitanti.
La Avenches di oggi si erge sulla cima di una collina a breve distanza dal lago di Morat da dove si guardano le vestigia del suo glorioso passato, le terme del foro, il teatro e il Tornallaz – l’unica torre rimasta delle 73 perché la maggior parte di Aventicum è ormai sepolta.
Il sito archeologico è comunque uno dei più importanti della Svizzera e Avenches ha mantenuto il suo fascino, con le sue strade centrali complete di portici, scale irregolari, un castello del XIII secolo, monumenti medievali ed edifici storici. La testimonianza più impressionante della sua storia romana è senza dubbio l’anfiteatro che risale all’inizio del II° secolo d.C. con le sue scale e mura di pietra, le entrate assiali e le gradinate in legno è il monumento romano meglio conservato di tutta la Svizzera e ancora oggi con la sua splendida acustica è il luogo ideale per i festival musicali che vi si tengono durante tutta l’estate. Nell’XI° secolo, il vescovo di Losanna fece costruire una torre fortificata sulla sua entrata orientale: l’attuale Museo Romano. Nel museo vi è una bella esposizione di mosaici e fregi ma il pezzo chiave della collezione è un busto d’oro dell’imperatore Marco Aurelio trovato nel 1939 nel santuario di Cigognier. Scopri di più …
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