Partiamo per un viaggio dal sapore decisamente medievale alla scoperta dei meravigliosi castelli che popolano da secoli il Cantone di Vaud. Ogni fortezza unisce all’incanto medievale la valorizzazione del patrimonio vodese, custodendo tra le mura antiche ricche e preziose collezioni, dalla milizia alla gastronomia, dalla moda alle automobili.
Da Aosta, attraversando il colle o il traforo del Gran San Bernardo si raggiunge Martigny e dopo meno di 30 Km ci si ritrova immersi in una vallata ricoperta di vigneti, sovrastati dal Castello di Aigle che incornicia le pendici delle Alpi. La fortezza fu eretta nel XIII secolo dalla famiglia de Saillon per conto dei Savoia, ma deve le sembianze attuali ai Bernesi, che la conquistarono nel XV secolo. Dal 1798, anno dell’indipendenza vodese, fu adibito ad ospedale, tribunale e prigione. Mentre in passato l’imponente fortezza proteggeva il borgo di Aigle, controllava la valle del Rodano e l’accesso ai Pays-d’Enhaut, oggi custodisce il patrimonio vinicolo vodese nel Museo della vigna, del vino e dell’etichetta: infatti, immerso nei vigneti di Chablais ha una vocazione spontanea a location perfetta per ospitare il museo! 17 sale espongono utensili, presse, botti, misure, bottiglie, tappi in sughero, cavatappi, bicchieri, caraffe che accompagnano il visitatore dalla vigna alla sala da pranzo. Le tradizioni culturali del vino e i mestieri ad esso correlati vengono raccontati dalla ricca esposizione, che vanta anche una vasta collezione di etichette per le bottiglie dagli inizi del 19° secolo al 1960 da 52 diversi paesi.
Proseguendo più a nord, a due passi da Montreux raggiungiamo il Castello di Chillon, il castello più visitato di tutta la Svizzera. Chiunque vi è entrato ne è rimasto incantato: famoso in tutta Europa per aver affascinato e ispirato grandi letterati come Rousseau, Delacroix, Courbet, Lord Byron e Victor Hugo, non lascia deluso chi varca il suo portone. Una residenza principesca sulle acque del lago Lemano. Il meraviglioso paesaggio circostante, con la cornice di montagne, rende magica la fortezza in tutte le stagioni. Un gioiello architettonico millenario che dimostra tutto il suo valore storico e artistico, ma non l’età! La visita del castello, recentemente rinnovato, permette di ammirare la prigione, le sale da ricevimento, le cappelle private, gli appartamenti, le armi antiche ed i camminamenti di guardia. È possibile visitarlo in gruppo o in autonomia, con una visita guidata o libera.
Offre un’atmosfera unica per rappresentazioni e spettacoli, romantiche cene a lume di candela o suggestivi ricevimenti… l’inesauribile vitalità di queste mura continua a tramandarsi nei secoli. Anche per i più piccoli le emozioni sono indimenticabili e il divertimento è assicurato: ad attenderli tra le mura, la mascotte del castello, che accompagna e intrattiene i bambini con un gioco interattivo di domanda-risposta alla scoperta del Medioevo.
Costeggiando il lago, lungo la sponda settentrionale troviamo il Castello di Morges. Visto dal lago, forma con il porticciolo popolato da barche variopinte un pittoresco quadretto d’artista. Fu fatto erigere da Luigi di Savoia alla fine del XIII secolo in opposizione al Vescovo di Losanna. Per forma e struttura è un classico esempio di quadrato savoiardo, con la corte interna rialzata al livello dell’antica entrata. Le 4 torri rotonde agli angoli delle mura furono riadattate nel XVI secolo, quando la forma tondeggiate si rivelò ideale per opporsi all’avvento dell’artiglieria. Il castello di Morges fu in origine una residenza dei conti e duchi di Savoia e successivamente dei baillis bernesi. Oggi ospita 4 musei assolutamente da non perdere, soprattutto per gli appassionati di storia e tecnica militare. Il Museo militare vodese espone una raccolta di armi antiche e di ordinanza e uniformi di soldati svizzeri al servizio straniero, in particolare dei combattenti arruolati nell’esercito di Napoleone Bonaparte. Il Museo dell’artiglieria, attraverso l’esposizione di 40 cannoni, illustra l’utilizzo dell’artiglieria dalle guerre di Borgogna ad oggi. Il Museo della Gendarmeria vodese celebra la storia e il patrimonio dell’istituzione vodese che conquistò l’indipendenza del Cantone di Vaud. Infine il Museo svizzero delle figurine storiche conta 10.000 miniature selezionate dalla raccolta di Raoul Gèrard.
Sempre sulle sponde del Lago Lemano, proseguendo verso ovest, incontriamo il bel borgo di Prangins con l’omonimo castello circondato da una tenuta di cinque ettari composta da un parco, un frutteto e il più grande orto storico del paese. Costruito intorno al 1730, il Castello di Prangins è la sede del Museo nazionale svizzero della Svizzera romanda e di tante esposizioni temporanee.
Poco più in la lungo il lago si staglia il Castello di Nyon, risalente al XII secolo, le cui mura bianche spiccano sui colori della natura circostante. A sud è affacciato sul lago, mentre a nord domina sull’antico borgo. Originariamente aveva per i Savoia più una funzione amministrativa che difensiva. Stupendo il panorama del lago e delle Alpi che si ammira dalle stanze della fortezza e soprattutto dal terrazzo che si affaccia sul giardino del castello. Recentemente restaurato, l’edificio è interamente visitabile. Al suo interno ospita il Museo storico e delle porcellane, collocati nella sala da pranzo d’epoca, che fa sembrare il castello ancora abitato. Le preziose collezioni esposte contano porcellane e manifatture locali databili tra il 1781 e il 1813. La raccolta storica invece espone reperti ritrovati nella zona, che ci fanno ripercorrere millenni di Storia. Ma l’aspetto più suggestivo e curioso è la visita delle prigioni, conservate come in origine, dove i muri delle celle sono ancora ricoperti dei messaggi degli antichi prigionieri.
Puntando la bussola verso nord, nella graziosa cittadina termale di Yverdon-les-Bains sulle rive del lago di Neuchatel, incontriamo uno splendido castello che ricorda i classici castelli di sabbia, di cui tutti siamo stati architetti in tenera età. È infatti un altro esemplare di quadrato savoiardo, fatto erigere da Pietro di Savoia nel XIII secolo. Agli angoli i quattro torrioni tondeggianti culminano in tetti rossi appuntiti, come i tetti spioventi delle mura. Eretto nel cuore della città vecchia, aveva prevalentemente una funzione difensiva a protezione della parte orientale del borgo. Nel 1800 il famoso pedagogo Pestalozzi aprì l’istituto dei ragazzi ispirato ai principi di Jean Jacque Rousseau, che oggi viene celebrato da una esposizione dedicata alla sua opera pedagogica. Tra le mura, il castello ci accoglie con un Museo storico, che conserva reperti aventi fino a 6000 anni, tra cui vogliamo segnalare in particolare le barche gallo-romane: dalla loro scoperta è nata la sala interamente dedicata all’antica navigazione del lago di Neuchatel. Il periodo dell’occupazione bernese, inoltre, ha lasciato in eredità preziose opere d’arte, come le pitture che sono state recentemente ritrovate ed esposte. La fortezza ospita anche il Museo svizzero della moda, dove protagonista è lo stilista Robert Piguet, originario proprio della cittadina d Yverdon-Les-Bains, che fondò una prestigiosa casa di alta moda a Parigi nella prima metà degli anni ’50. Nel complesso, la ricca collezione di 5000 abiti dal 1700 fino ad oggi offre un interessante spaccato della creatività svizzera nell’abbigliamento.
Poco più a nord, sempre sulle rive del lago di Neuchatel ci imbattiamo nel secondo castello più grande della Svizzera: il Castello di Grandson, che prese il nome dalla famiglia che lo fece costruire tra i secoli XI e il XIII. E’ separato dalle acque da una ferrovia, sovrastata da un ponticello davvero caratteristico. Fu testimone e protagonista delle guerre di Borgogna e della battaglia di Grandson del 1476. Carlo il Temerario, duca di Borgogna, venne sconfitto dai confederati e dovette abbandonare nel castello un ricco bottino e molti pezzi d’artiglieria. Al termine delle storiche battaglie divenne residenza signorile. Anche questa fortezza mette in bella mostra per i visitatori preziosi reperti del patrimonio svizzero, dalle collezioni d’armi e armature, alle ricostruzioni di battaglie, fino alle sale storiche che conservano splendidi reperti rinascimentali. Per soddisfare anche gli amanti dei tempi più moderni, il castello ospita una ricca esposizione dei automobili del XX secolo, tra cui spiccano la Rolls Royce Phantom I di Greta Garbo o la Austin Cambridge Salon di Winston Churchill. Banchetti e ricevimenti, congressi e seminari possono ancora animare le sale e la corte interna del castello, in un’atmosfera davvero suggestiva.
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Tags: castelli Castello di Chillon cultura Medioevo
3 Comments
Sapete che belli anche con la neve? Il paesaggio cambia completamente e hanno tutto un altro fascino
Io ho visitato il castello di Chillon ed è da favola! Te lo consiglio
Sembrano tutti interessanti, secondo voi quale merita di più??